Sostegno al settore della moda: arrivano le istruzioni

Fornite le indicazioni procedurali per l’integrazione al reddito in favore dei lavoratori dipendenti di datori di lavoro del comparto (INPS, circolare 7 febbraio 2025, n. 39).

Su conforme parere del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l’INPS ha illustrato le modifiche apportate al D.L. n. 160/2024 dalla Legge di conversione n. 199/2024 in ordine alle disposizioni inerenti alle misure di sostegno al reddito in favore del settore della moda. Inoltre, l’Istituto ha fornito anche le relative istruzioni operative.

In particolare, l’INPS ha evidenziato che la riformulazione della norma ha esteso l’ambito di applicazione della misura di sostegno, già prevista per i settori tessile, dell’abbigliamento, del calzaturiero e del conciario, anche all’ambito della pelletteria, nonché – limitatamente alle attività svolte dagli addetti alle lavorazioni di montatura e saldatura di accessori della moda – ai settori indicati dalla tabella A annessa al D.L. n. 160/2024 (Allegato n. 1) e al settore dei lavori di meccanica generale individuato dal codice ATECO 25.62.00.

Durata dei trattamenti

L’articolo 2, comma 1 del D.L. n. 160/2024 stabilisce che il trattamento di sostegno al reddito in argomento è previsto per un periodo massimo di 12 settimane, collocabili entro il 31 gennaio 2025.

Al riguardo, l’INPS precisa che mentre i datori di lavoro già destinatari della misura di sostegno in trattazione, come individuati nella circolare dell’Istituto n. 99/2024, ricorrendone i presupposti, possono accedere all’intero periodo tutelato, i datori di lavoro operanti nell’ambito dei settori indicati nell’Allegato n. 1 della circolare in commento e nel settore dei lavori di meccanica generale individuato dal codice ATECO 25.62.00 – cui l’accesso alla misura di sostegno è stato esteso a seguito dell’intervento operato dalla Legge n. 199/2024 – possono, invece, richiedere il trattamento di sostegno del reddito esclusivamente per riduzioni/sospensioni dell’attività lavorativa riferite al periodo dal 28 dicembre 2024 al 31 gennaio 2025

Infatti, ai sensi dell’articolo 15, comma 5 della Legge n. 400/1988, le modifiche apportate dalla legge di conversione hanno efficacia dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione.

La presentazione delle domande

Le domande devono essere trasmesse all’INPS entro 15 giorni dall’inizio del periodo di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa. Qualora l’inizio del periodo di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa – che per i datori di lavoro ammessi alla tutela dalla legge di conversione n. 199/2024 non può essere anteriore al 28 dicembre 2024 – si collochi tra la data di entrata in vigore della menzionata Legge di conversione e quella di pubblicazione della circolare in argomento, i 15 giorni decorrono da tale ultima data.

I datori di lavoro destinatari della misura di sostegno che avessero già trasmesso istanza di accesso ai trattamenti per periodi successivi al 31 dicembre 2024, non devono riproporre la domanda.

I datori di lavoro operanti nei settori ricompresi nella tabella A annessa al decreto-legge n. 160/2024 (come indicati nell’Allegato n. 1 alla circolare in commento) nonché quelli appartenenti al settore dei lavori di meccanica generale, ai fini della trasmissione della domanda devono utilizzare la seguente causale: “ISU Ulteriori aziende settore moda ex l. 199/2024“.

I medesimi datori di lavoro, inoltre, all’atto della trasmissione della domanda, devono rilasciare una dichiarazione – resa ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. n. 445/2000, e disponibile all’interno della procedura informatica – in cui attestano di svolgere l’attività, in modo esclusivo o prevalente, nell’ambito delle lavorazioni di montatura e saldatura di accessori della moda. La domanda di accesso alla misura di sostegno deve essere integrata, inoltre, con una dichiarazione – sempre resa ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. n. 445/2000 e disponibile all’interno della procedura informatica – in cui i datori di lavoro attestano di non poter ricorrere ad altri trattamenti di sostegno al reddito previsti dalla normativa a regime in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro.

Ai sensi di quanto disposto dal comma 3 dell’articolo 2 del D.L.n. 160/2024, i datori di lavoro che fruiscono del trattamento di sostegno al reddito in argomento non sono tenuti al pagamento del contributo addizionale nella misura stabilita dall’articolo 5 del D.Lgs.n. 148/2015.

I periodi autorizzati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge n. 160/2024 sono neutralizzati ai fini di successive richieste di trattamenti di integrazione salariale.

Il settore artigiano

Esclusivamente i datori di lavoro artigiani, in alternativa alla dichiarazione di responsabilità, possono allegare alla domanda la certificazione fornita loro dal FSBA attestante i periodi di Assegno di integrazione salariale già autorizzati dal Fondo medesimo che, ai fini dell’accesso alla misura di sostegno di cui all’articolo 2 del D.L. n. 160/2024, non possono essere inferiori a 26 settimane nel biennio mobile.

Sempre con riferimento al settore dell’artigianato, i datori di lavoro che richiedono il trattamento di sostegno al reddito in argomento devono contemporaneamente darne comunicazione al FSBA per mezzo di una dichiarazione resa ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. n. 445/2000, indicando il periodo della richiesta della misura oggetto della domanda.

Modalità di pagamento

Il comma 3 dell’articolo 2 del D.L n. 160/2024 prevede che il trattamento di sostegno al reddito sia erogato direttamente ai dipendenti, alla fine di ogni periodo di paga, dai datori di lavoro, i quali provvedono successivamente a recuperare il relativo importo, in sede di conguaglio con i contributi dovuti, da effettuarsi – a pena di decadenza – entro i termini previsti dall’articolo 7, comma 3 del D.Lgs. n. 148/2015.

In presenza di serie e documentate difficoltà finanziarie, i datori di lavoro possono chiedere all’INPS il pagamento diretto della prestazione, secondo le indicazioni contenute nella circolare n. 99/2024.

CIPL Agricoltura Operai e Florovivaisti Arezzo: sottoscritto il rinnovo

Previsto un aumento retributivo del 6,4% a partire da gennaio 2025 

L’8 gennaio è stato sottoscritto da Confagricoltura Arezzo, Coldiretti Arezzo, Confederazione Italiana Agricoltori e Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil il verbale di accordo del CIPL per gli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Arezzo per il periodo di dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2027.
A livello retributivo è previsto un aumento del 6,4% a partire da gennaio 2025. 
Con la retribuzione di gennaio è prevista l’erogazione di un’indennità una tantum di 90,00 euro da erogare a tutti i lavoratori in forza alla data del 2 gennaio 2025. 
Tra le novità più rilevanti, è stato introdotto il pagamento della pausa di 30 minuti per i turni di lavoro di 8 ore ed un aumento della tariffa per la raccolta ad 8,00 euro.
A livello normativo è stabilita  la regolamentazione del lavoro negli agriturismi, con l’introduzione di nuove mansioni e dei ruoli.

Agenzia entrate-Riscossione: rate fino a 7 anni con procedura online

Con l’entrata in vigore delle nuove regole in materia di rateizzazioni, l’Agenzia delle entrate-Riscossione ha reso disponibile sul proprio sito la nuova versione del servizio “Rateizza adesso” per l’invio telematico delle richieste, oltre all’aggiornamento della modulistica e di tutte le informazioni utili (Agenzia entrate-Riscossione, comunicato 8 gennaio 2025).

L’articolo 13 del D.Lgs. n. 110/2024 ha modificato l’articolo19 del D.P.R. n. 602/1973, introducendo significative novità in materia di dilazione di pagamento di cartelle e avvisi.

 

Il decreto legislativo stabilisce che, a partire dal 1° gennaio 2025 e per tutto il 2026, su semplice richiesta del contribuente che dichiara di versare in una temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria, la rateizzazione di importi iscritti a ruolo fino a 120mila euro, compresi in ciascuna domanda di dilazione, può arrivare fino un massimo di 84 rate mensili (in luogo delle precedenti 72).

 

Il provvedimento prevede il progressivo innalzamento a 96 rate per le istanze che verranno presentate negli anni 2027-2028 e a 108 rate a partire dal 1° gennaio 2029.

 

Le rateizzazioni con semplice richiesta fino a 84 rate si possono ottenere direttamente presentando la domanda tramite il servizio “Rateizza adesso”, disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia entrate-Riscossione, oppure compilando la nuova modulistica da trasmettere via PEC o in alternativa da consegnare agli sportelli.

 

Per importi da rateizzare superiori a 120 mila euro (indipendentemente dalla data di presentazione della domanda) o per importi fino a 120 mila euro qualora si intenda ottenere una dilazione per un numero di rate maggiore di quelle concedibili con semplice richiesta (cioè più di 84 rate per le domande presentate nel 2025-2026), il Decreto n. 110/2024 prevede che il contribuente debba comprovare la propria situazione di temporanea difficoltà economica allegando all’istanza di rateizzazione idonea documentazione (per esempio l’Isee per le persone fisiche). Per queste tipologie di richieste “documentate”, in presenza dei requisiti per l’accesso alla dilazione, la ripartizione del pagamento può arrivare fino a un massimo di 120 rate mensili (10 anni).

 

Il Decreto ha, altresì, stabilito che nel caso di soggetti colpiti da eventi atmosferici, calamità naturali, incendi o altro evento eccezionale che abbiano determinato l’inagibilità totale dell’unico immobile, adibito ad uso abitativo in cui risiedono i componenti del nucleo familiare o dell’unico immobile adibito a studio professionale o sede dell’impresa, in alternativa alla documentazione sopra citata, la sussistenza della temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria è valutata e documentata presentando la certificazione dell’inagibilità totale dell’immobile rilasciata dalla competente autorità comunale non oltre 6 mesi prima della presentazione della richiesta di rateizzazione.

 

Per le richieste presentate fino al 31 dicembre 2024 restano valide le modalità previste dalla precedente normativa.

CCNL Occhiali Industria: nuovi minimi a febbraio

Prevista l’ultima tranche degli aumenti

Il CCNL del 4 dicembre 2023 sottoscritto dall’Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici (A.N.F.A.O.) assistita da Confindustria Moda e la Femca-Cisl, la Filctem-Cgil, la Uiltec-Uilapplicabile alle aziende che producono, in prevalenza, occhiali od articoli inerenti l’occhialeria (montature, lenti di qualsiasi materiale, astucci, galvanica, minuterie, ecc.) ha previsto nuovi minimi a decorrere dal 1°febbraio 2025.

Livello Minimo
Q – Area Specialist.Gest. Consolid. 2.453,19
6 – Area Specialist.-Gest. Centrato 2.448,67
5S – Area Tecnica-Gest. Consolidato 2.323,29
5 – Area Tecnica-Gest. Centrato 2.242,18
4S – Area Qualificata Consolidato 2.075,54
4 – Area Qualificata Centrato 1.992,96
3S – Area Qualificata Base 1.936,25
3 – Area Operativa Consolidato 1.898,42
2 – Area Operativa Centrato 1.792,96
1 – Area Operativa Base 1.559,43

Ai lavoratori con qualifica di Quadro va aggiunto l’importo di 82,64 euro a titolo di indennità di funzione.

CIPL Edilizia Artigianato Bolzano: stabilito l’importo EVR per l’anno 2025

Stabilito l’importo dell’Elemento variabile della retribuzione per impiegati ed operai

La Flc-Lbc insieme alla Feneal-Sgk/Uil, Filca-Sgb/Cisl, Fillea-Agb/Cgil e Usas-Bau hanno siglato un accordo in data 21 gennaio 2025, per la determinazione dell’importo dell’Elemento variabile della retribuzione per l’anno 2025 per le lavoratrici ed i lavoratori del settore edile artigiano della provincia di Bolzano. Con l’accordo è stato novellato l’art. 4 del CIPL riguardante l’EVR pari al 6% dei minimi in vigore alla data di sottoscrizione del CCNL del 3 marzo 2022.
Nel corso dell’incontro si è reso noto l’esito positivo degli indicatori per la determinazione dell’EVR che verrà riconosciuto nella misura massima del 100%, fermo restando che a livello aziendale ogni impresa procede al calcolo dei due parametri aziendali, come stabilito dal CIPL 11 maggio 2023. Di seguito, gli importi relativi all’emolumento sono riportati in tabella.

EVR Orario per gli operai
Livello Importo
1° livello 0,33
2°livello 0,38
3° livello 0,43
4° livello 0,46
EVR mensile per gli impiegati
Livello Importo
1° livello 56,84
2° livello 66,51
3° livello 73,89
4° livello 79,58
5° livello 85,26
6° livello 102,31
7° livello 113,68